REGGIO EMILIA – Mai come in questa tornata elettorale di maggio, gli occhi sono stati puntati sull’Ordine degli avvocati reggiani. L’organo della categoria forense è stato commissariato perché rimasto senza guida a causa delle dimissioni di metà del consiglio in aperto contrasto con l’ex presidente Celestina Tinelli.
A cercare di sistemare difficili equilibri interni, i complicati rapporti e a gestire questa fase comunque delicata è stato chiamato l’avvocato bolognese Giovanni Berti Arnoaldi Veli. E arrivano già le prime indiscrezioni sui potenziali candidati alla Presidenza. Il Coa dovrà eleggere tra i 15 membri del nuovo consiglio che si formerà dai voti espressi dagli avvocati reggiani, anche il vice presidente, il segretario e il tesoriere.
Il primo nome sul quale convergerebbero molti consensi è quello dell’avvocato Giulio Terzi, 69 anni, legale di lunga esperienza, fondatore e primo presidente della Camera civile di Reggio. Una candidatura che, se confermata, sarebbe nell’orbita della precedente presidenza, in una sorta di continuità.
Altra candidatura, in questo caso sarebbe una disponibilità all’incarico, arriva dall’avvocato Francesca Preite, 51 anni dello studio Miari-Preite, esperta nel settore sanitario e farmaceutico. Già membro dell’ultimo consiglio, era stata la prima a dimettersi e aveva affidato la spiegazione a poche e precise parole, nelle quali denunciava “l’impossibilità di svolgere serenamente il suo ruolo”.
Rumors interni al Tribunale parlano anche di una terza possibile candidatura, che uscirebbe dagli attuali schemi: l’avvocato Enrico della Capanna, 59 anni, penalista, già presidente della Camera Penale di Reggio ed ex tesoriere dell’Ordine.
Tutte le candidature comunque sono ancora ufficiose. Entro i primi giorni di aprile il Commissario formalizzerà l’avvio dell’iter, poi la campagna elettorale tutta interna alla categoria e le elezioni che saranno in presenza. Ad anticipare la data delle votazioni era stato il giudice Dario De Luca in occasione di un’udienza del processo Angeli e Demoni aveva rivelato ai legali, pare ancora all’oscuro, che tra il 7 e il 15 maggio le aule non sarebbero state disponibili perché ospiteranno le operazioni di voto dell’ordine.
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