REGGIO EMILIA – L’Ordine degli avvocati reggiani prova a guardare oltre e a mettersi alle spalle le polemiche che hanno accompagnato la fine del consiglio in carica, decaduto insieme alla sua presidente Celestina Tinelli dopo le dimissioni degli avvocati Francesca Corsi, Paolo Nello Gramoli, Marcello Fornaciari, Matteo Marchesini, Franca Porta e Francesca Preite (in ordine alfabetico), seguite dal medesimo atto (decisivo ai fini della decadenza) del decano Franco Mazza.
I dimissionari – il primo gruppo, non Mazza – hanno diffuso una nota in cui ribadiscono di aver “agito nel pieno rispetto del nostro compito istituzionale e del nostro ruolo di Consiglieri”. E ancora: “Non riteniamo opportuno, per il bene dell’Avvocatura reggiana, alimentare dannose polemiche, replicando alle dichiarazioni pubblicate nei giorni scorsi”. Il riferimento è alle parole della presidente uscente Celestina Tinelli.
“Immediatamente dopo il verificarsi della decadenza del Consiglio, abbiamo inviato formale istanza di commissariamento al Consiglio Nazionale Forense ed auspichiamo che il Commissario possa intervenire in un clima sereno e di massima collaborazione – così sarà certamente da parte nostra – affinché vengano indette rapidamente nuove elezioni, riconsegnando la parola e la decisione a tutti gli Avvocati del Foro”.
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