REGGIO EMILIA – “Io per ora me li godo tutti”. Il verbo chiave adesso è esattamente questo: godere. Godere del primo posto, godere dell’atteggiamento che è sempre diverso ma sempre dominante, godere di una panchina vincente. I reggiani si godono questa Reggiana, come ha sintetizzato il tifoso all’uscita dal Città del Tricolore. Neglia – che ormai ha la medaglia d’oro chi chi entra e segna pronti via -, Rosafio, ancora Neglia. Tutto negli ultimi 20 minuti e dopo essere rimasti in 11 contro 10 per l’espulsione del marmifero Tunjov, cosa che, è ovvio, ha aiutato. Ma la cosa bella è proprio vedere come ogni volta mister e squadra sappiano estrarre dal mazzo la carta vincente in relazione al momento. Questa volta è stato l’opportunismo, il saper approfittare con cinismo di un varco che si era aperto nella Carrarese, bravissima a chiudersi per tre quarti della partita, facendo soffrire i granata.
“Ve lo dicevo, ho esperienza di serie C – il commento di mister Diana – Ogni partita può nascondere insidie; per ora vedo che in molte giocano adattandosi a noi e questo è bene, ho voluto tenere giù chi era più affaticato anche se meriterebbero tutti di giocare, qualche problema di feeling tra Scappini e Lanini ma ci sta perché ancora non hanno giocato tanto assieme”.
Ad ora, nessun punto debole. Nessuno. Volendo trovare un anello leggermente più molle della catena, visto che provare a riflettere fa parte del nostro mestiere, a questa Reggiana manca un bomber nel vero senso della parola. Ma finché, a turno, segnano praticamente tutti, il problema non si pone. E viene da chiedersi cosa succederà di bello se e quando ci saranno partite in cui al bel gioco si unirà la cattiveria.
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