REGGIO EMILIA – “La circostanza che Walter Di Castri sia considerato un capo o un soggetto a cui altri facevano riferimento è notizia totalmente falsa e mai contestata al mio assistito in alcun atto di indagine”: ad affermarlo è l’avvocato Nicola Nardomarino, difensore di fiducia di Walter Di Castri, coinvolto nell’inchiesta Titano della Procura di Reggio che ha portato al sequestro di beni per 12 milioni di euro a carico di 37 società e 41 persone.
Nell’ambito di questa operazione, condotta da Guardia di Finanza e Questura di Reggio, Di Castri ha subito il sequestro di circa 1,6 milioni di euro, considerati dalla Procura illecito profitto ottenuto attraverso l’evasione di imposta. La sua società DW Service, con sede a Brescello, è accusata per un presunto giro di fatture false.
Il difensore di Di Castri, però, contesta i contenuti del nostro resoconto: “Il vostro articolo del 18 dicembre riporta una notizia del tutto falsa. La dichiarazione apparsa sul vostro giornale è ad avviso del mio assistito totalmente inventata e priva di fondamento e lede in modo grave ed immediato l’onore e la dignità del sig. Walter Di Castri”.