BIBBIANO (Reggio Emilia) – Nel Bresciano, a Padenghe, è stata controllata la Garda Uno, società pubblica che si occupa del servizi idrico, energetico e d’igiene urbana. Gli agenti hanno raccolto documenti inerenti i rapporti con la Esa di Bibbiano, l’azienda finita nella bufera per presunte attività corruttive messe in campo dal suo presidente, Enrico Benedetti. Indizi su eventuali gare pilotate e su assegnazione di commesse con importi alterati. E’ quanto hanno cercato i militari della Guardia di Finanza. In riva al Garda la fornitura sotto osservazione, del valore di circa 100mila euro, riguarderebbe dei macchinari per la raccolta dei rifiuti. Sotto indagine il presidente di Garda Uno.
Una seconda municipalizzata oggetto di attenzione è la Amia di Verona. Anche il suo presidente è indagato e anche lì sono stati acquisiti documenti, computer e cellulari. Gli inquirenti puntano a chiarire in particolare come si è svolta una procedura negoziata per l’approvvigionamento di cassonetti usati. Procedura che tuttavia sarebbe finita su un binario morto.
C’è infine Siena come terzo luogo in cui una multiutility ha ricevuto la visita delle fiamme gialle. Si tratta della Sei Toscana, che ha come socio di maggioranza Iren Ambiente Toscana. L’attuale direttore generale e l’ex direttore tecnico sono stati iscritti nel registro degli indagati. Sotto la lente un’iter che si è concluso con la scelta di Esa in qualità di fornitore. Come reati si ipotizza la rivelazione di segreti d’ufficio e la turbata libertà del procedimento di scelta del contraente.
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