REGGIO EMILIA – Vengono ripresi nel loro ufficio in centro a Bagnolo Luigi Brugnano e Giuseppe Gareri, soci in affari e considerati tra i capi e gli organizzatori dell’associazione a delinquere smantellata con l’operazione “billions”. Vengono ripresi dalle telecamere nascoste durante una consegna di denaro.
Gareri, 34 anni, nato a Guastalla e residente a Gualtieri, è agli arresti domiciliari. Commerciante di auto con un’azienda a Viadana (Mn), è stato anche consigliere comunale a Gualtieri: eletto con la lista civica di centro destra “Ripartiamo” alle ultime amministrative, il 31 ottobre 2019 si è dimesso per “motivi di lavoro”. Secondo gli inquirenti la Luxury Motors della quale è stato amministratore unico fino al 2015 è una vera e propria “società cartiera”, creata cioè per commettere le cosiddette “frodi carosello”: faceva acquisti di auto all’interno della Ue, evadendo il fisco.
Gareri è cugino di primo grado di Vincenzo Vasapollo, anche lui tra i 201 indagati dell’inchiesta. Vasapollo era stato arrestato il 7 giugno 1999 assieme alla “primula nera”, Paolo Bellini, e Giulio Bonaccio, accusati del tentato omicidio del pentito Antonio Valerio nel ’99 e della tentata strage col lancio di un ordigno nel bar Pendolino nel dicembre ’98.
Luigi Brugnano, detto “Gigi”, 41 anni, nato a Crotone e residente a Cadelbosco Sopra, è invece cognato di Ernesto Grande Aracri – fratello del boss Nicolino – condannato all’ergastolo nel processo Kyterion. Anche Brugnano è ritenuto dagli inquirenti un elemento di spicco nell’articolato sistema criminale smantellato: secondo i pm gestiva tre società con cui sarebbe stati offerti servizi di emissioni di fatture per operazioni inesistenti per consentire alle imprese di abbattere i propri redditi imponibili e truffare il fisco. Brugnano, che si trova in carcere, è già stato condannato nel primo grado del processo Aemilia.
Gareri e Brugnano sono – secondo gli inquirenti – a capo di due delle 10 cellule criminali che guidavano l’organizzazione, insieme a Giuseppe Stirparo, Antonio Sestito, Michele Caccia, Salvatore Mendicino, Pietro Arabìa, Luca Bonacini, Nicola Lombardo e Giorgio Bellini, ritenuto il consulente finanziario del gruppo. L’attività di indagine ha consentito dunque di accertare l’esistenza, al di là dei singoli gruppi, di una stabile organizzazione diretta in modo coordinato dai capi e promotori, dai quali direttamente o per interposta persona dipendevano le società e le imprese. L’operazione, che ha portato all’arresto di 22 persone e a 51 misure cautelari, oltre al sequestro di beni e disponibilità finanziarie per 24 milioni di euro è una “operazione pionieristica” secondo il direttore della direzione anticrimine della polizia, Francesco Messina.
Leggi e guarda anche
Fatture false e riciclaggio: smantellato sodalizio con base a Reggio Emilia. VIDEO
Reggio Emilia polizia guardia di finanza fatture false società cartiere operazione Billions Luigi Brugnano Giuseppe Gareri Giuseppe Stirparo Antonio Sestito Michele Caccia Salvatore Mendicino Pietro Arabìa Luca Bonacini Nicola Lombardo Giorgio BelliniFatture false e riciclaggio: i segreti delle indagini. VIDEO & INTERVISTE