REGGIO EMILIA – Con un’indagine lampo, i carabinieri reggiani hanno fermato il presunto omicida di Aniello Iazzetta, il 51enne rinvenuto cadavere nella sua abitazione di via Stalingrado, in città, nel pomeriggio di mercoledì. Si tratta di un 34enne slovacco senza fissa dimora, Milan Racz, arrestato a La Spezia mentre tentava di fuggire insieme alla compagna. Il sostituto procuratore Valentina Salvi, dopo aver raccolto elementi di importante responsabilità nei suoi confronti, ha emesso un provvedimento di “fermo di indiziato di delitto” eseguito ieri sera nel capoluogo ligure.
Stando a quanto raccolto dagli inquirenti, tutto è accaduto nella prima serata del 12 giugno scorso: Iazzetta era in casa con un amico e una donna ucraina, poi rivelatasi essere la compagna del presunto omicida. Al gruppo si era aggiunta un’altra persona, che poco dopo tuttavia aveva salutato per rientrare nella sua stanza al piano di sopra. Il clima era sereno sino a quando la donna non ha ricevuto una telefonata dal 34enne, andato su tutte le furie sapendola lì e minacciando di raggiungerli per dare una lezione a Iazzetta e all’altra persona. A casa, in effetti, l’uomo è arrivato dopo circa 15 minuti.
Fattosi aprile la porta, ha colpito subito con una testata il terzo soggetto per poi aggredire Iazzetta a mani nude e con inaudita violenza, facendogli sbattere più volte la testa contro il muro adiacente alla porta del bagno e causandogli traumi talmente gravi da portarlo in breve tempo alla morte. Insieme alla compagna, si è allontanato.
Raccolti gli elementi necessari, i carabinieri hanno avviato le ricerche terminate nel giro di 24 ore: i due sono stati fermati nei pressi del terminal crociere, in procinto di imbarcarsi. Nello zaino della donna era presente un asciugamano sporco di sangue – probabilmente usato per tentare di eliminare le tracce nella casa di Iazzetta – mentre le nocche delle mani dello slovacco presentavano evidenti segni di colluttazione.
Non è ancora chiaro cosa abbia scatenato così tanta violenza nel 34enne, che è ora si trova in carcere a La Spezia accusato di omicidio aggravato dai futili motivi e dall’aver agito con crudeltà oltre che di furto del cellulare e delle chiavi di casa di Iazzetta. La donna è stata denunciata, al momento, per favoreggiamento.
Servizio Tg di Manuela Catellani
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