REGGIO EMILIA – Un gesto violento, compiuto d’impeto ma con la consapevolezza delle sue letali conseguenze. E’ stato un omicidio volontario quello della notte tra il 22 e il 23 maggio 2023 nei pressi della stazione storica dei treni, che è costato la vita al 18enne Mohamed Ali Tabhet. E proprio per omicidio volontario è stato condannato a 17 anni e 6 mesi Hadi Trabelsi, reo confesso. La sentenza di primo grado è stata pronunciata, dopo due ore di camera di consiglio, dalla Corte d’Assise presieduta dalla giudice Cristina Beretti.
E’ stata riconosciuta l’aggravante dei futili motivi. Sullo sfondo dell’accoltellamento l’acquisto di un piccolo quantitativo di hashish del valore di 10 euro. Nella formulazione della pena sono state però considerate prevalenti le attenuanti generiche riconducibili al sincero pentimento dimostrato dall’imputato, alla sua collaborazione durante il dibattimento e anche alla sua giovane età. Considerazioni sottolineate anche dalla Pm Giulia Galfano nel corso di una requisitoria che ha tuttavia sottolineato l’indole prepotente dell’imputato, che si è servito di un coltello da 20 centimetri di lama per colpire la vittima, che come lui viveva di espedienti tra i senza fissa dimora che gravitano attorno a piazzale Marconi.
Trascurabili, secondo la pm, gli effetti delle sostanze assunte da Hadi Trabelsi che in modo lucido ha occultato l’arma per poi fuggire. Di parere opposto la difesa, che ha sostenuto come fosse impossibile per lui avere contezza degli effetti fatali del colpo sferrato. Oltre al pagamento delle spese processuali e di mantenimento in carcere, la condanna prevede il risarcimento dei danni in favore dei famigliari della vittima, quantificati in 50mila euro per i genitori, 30mila per le tre sorelle e 20mila allo zio.
Reggio Emilia Tribunale Reggio Emilia Mohamed Alì Thabet Hadi Trabelsi omicidio zona stazione