SAN MARTINO IN RIO (Reggio Emilia) – Ha chiesto di vedere il figlio Marco, accusato dalla procura di averla drogata e ferita, ma per ora non accadrà.
Il parente che la sta ospitando e il suo legale, l’avvocato Claudio Bassi, stanno mantenendo un ambiente il più possibile protetto attorno a Sabrina Guidetti, la 54enne che nel pomeriggio del 24 aprile è stata tra le due vittime dei fatti di San Martino in Rio. A fare le spese principali fu il marito della donna, Paolo Eletti, ucciso a colpi di martello. Marco è accusato anche del delitto.
Sabrina Guidetti era stata pesantemente narcotizzata, tanto da riuscire a smaltire le benzodiazepine che aveva in corpo in quasi un mese di coma. Il 21 maggio si è svegliata, nel corso dei giorni successivi è stata sentita due volte dagli inquirenti, poi è stata trasferita dalla Rianimazione alla Riabilitazione e da qualche giorno è stata dimessa. E ha chiesto, appunto, di vedere il figlio che si trova in carcere a Modena da cinquanta giorni e che si è sempre proclamato innocente.
“Quello che ci preme a ora è la ripresa psicologica ed emotiva di Sabrina – dice l’avvocato Bassi – E’ il nostro primo obiettivo. Poi, penseremo al resto e a come affrontare la questione”. A quanto è emerso finora, la Guidetti non ricorda elementi diversi da quelli raccolti dagli investigatori, ma c’è speranza che possa recuperare molto.
Leggi anche
Reggio Emilia San Martino in Rio Sabrina Guidetti Marco Eletti omicidio paolo eletti omicidio san martinoOmicidio di San Martino: Sabrina Guidetti dimessa dall’ospedale