SAN MARTINO IN RIO (Reggio Emilia) – Il figlio dovrebbe disporne i funerali, ma il figlio è in carcere, accusato di averlo ucciso. Complicanza tra il grottesco e il surreale nella già drammatica vicenda di San Martino.
La salma di Paolo Eletti, 57enne ucciso a colpi di martello nel pomeriggio del 24 aprile scorso nella sua abitazione di via Magnanini, è a disposizione dei famigliari dal 29 dello scorso mese: è stato allora che la procura, dopo l’autopsia, ha dato il nulla osta. A disposizione dei famigliari, dicevamo, ma quali famigliari? La moglie di Paolo, Sabrina Guidetti, è ancora in coma dopo essere stata ferita negli stessi attimi in cui si è consumato il delitto. Il primo in linea parentale è, quindi, il 33enne figlio della coppia, Marco Eletti, unico indagato, per ora, per quei fatti.
In alternativa, potrebbe esserci l’intervento di un cugino di Paolo, che risiede a Prato di Correggio e col quale il sindaco di San Martino Paolo Fuccio ha già preso contatti, ma lo stesso primo cittadino non esclude una tumulazione temporanea in uno dei loculi di proprietà del Comune, in attesa di capire non solo chi abbia l’autorità per decidere, ma anche se Paolo abbia espresso volontà inerenti la sepoltura.
Per Fuccio la priorità è che la salma del 57enne venga prelevata dall’obitorio dell’istituto di Medicina legale di Modena dove si trova ancora, in attesa di decisioni. L’amministrazione sta coordinando la situazione per cercare di dare un degno saluto alla vittima di un fatto che ha gettato nello choc la comunità.
Intanto, in queste ore è scaduto il termine per ricorrere al tribunale del Riesame contro la decisione del giudice di tenere in carcere il 33enne per “gravi indizi di colpevolezza”: “Abbiamo valutato di non ricorrere al Riesame, scelta di carattere tecnico su cui non mi soffermo – dice l’avvocato difensore Noris Bucchi – In ogni momento, durante le indagini preliminari e nel caso in cui vi fossero novità favorevoli al mio assistito, è comunque possibile chiedere al gip la revoca o la sostituzione della misura”.
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