NOVELLARA (Reggio Emilia) – Udienza lunga e articolata, ma nessuna sorpresa: tutti e cinque rinviati a giudizio i famigliari di Saman Abbas, compresi i genitori ancora latitanti e per la cui posizione l’avvocato difensore aveva chiesto lo stralcio eccependo la non certezza dell’arrivo della notifica.
Il processo ci sarà, quindi. E se i coniugi Shabbar e Naazia Abbas continuassero la latitanza ancora per mesi, per loro sarà in contumacia. Danish Hasnain, Ikram Ijaz e Nomanulhaq Nomanulhaq invece hanno ascoltato la decisione del giudice direttamente in aula. Presenti, ma in silenzio. Per loro hanno parlato gli avvocati, in maniera molto netta.

Così Maria Stella Petrelli, avvocato di Ijaz: “Si dice innocente, ed è stato violato il diritto di difesa: è analfabeta e gli atti gli sono arrivati solo scritti, ancora non ha contezza completa di quello che gli viene addebitato”.
Sui genitori, l’avvocato Simone Servillo dice: “Non li ho mai sentiti e se mi stanno ascoltando dico loro: la vostra posizione è del tutto difendibile. Rimango convinto che non abbiano saputo dell’inizio del processo”. “Il mio assistito è estraneo e non ci sono prove oltre ogni ragionevole dubbio”, sottolinea invece l’avvocato Luigi Scarcella in merito a Nomanulhaq. “Oggi abbiamo preso contezza degli atti: solo sospetti, nessuna prova. Danish Hasnain è innocente”, il parere invece dell’avvocato Domenico Noris Bucchi.
I cugini Ikram e Nomanulaq sono accusati di aver aiutato lo zio Danish, considerato esecutore materiale dell’omicidio, ad uccidere Saman e a liberarsi del corpo, ultima azione di un piano ordito dalla famiglia intera. Per questo le accuse sono le stesse per tutti e cinque: concorso in sequestro, omicidio e soppressione di cadavere aggravate dalla premeditazione.
Omicidio Saman Abbas, anche il fratello parte civile: sarà la chiave del processo. VIDEO
Gli imputati saranno giudicati in corte d’Assise, respinta, per il tenore delle accuse, la richiesta di rito abbreviato. Con la prima udienza si va al 10 febbraio 2023 e sarà una battaglia legale senza nulla di scontato. Lo si intuiva in maniera evidente ascoltando le parole e osservando gli sguardi degli avvocati.
La procura ha in mano la testimonianza del fratello minore della ragazza che ha detto di aver ricevuto la confessione dello zio, le immagini, le intercettazioni. Ma i legali fanno intendere come, a loro modo di vedere, si tratti di pezzi di un puzzle che non si incastrano. “Al processo non sarà tutto parcellizzato, vedremo cosa è successo, se è successo, e chi ha partecipato”, dice Scarcella. Bucchi è pronto per l’Assise: “Finalmente abbiamo un processo”.
Reggio Emilia Novellara omicidio processo rinviati a giudizio indagati Saman AbbasCaso Saman, via all’udienza preliminare in tribunale a Reggio Emilia. VIDEO











