REGGIO EMILIA – Il processo per l’omicidio di Marco Montruccoli non si riaprirà. E’ quanto deciso dal tribunale di Ancona, che ha dichiarato l’inammissibilità dell’istanza di revisione presentata da Carlo Taormina, legale di Fatmir Hikaj, l’uomo di nazionalità albanese condannato a 22 anni di carcere per quel fatto.
La sera del 2 febbraio 2015 Hikaj si trovava in compagnia del connazionale Daniel Tufa: i due sferrarono 14 coltellate a Marco. L’omicidio del 34enne avvenne nell’abitazione di famiglia, alle Forche di Puianello, sotto gli occhi del fratello Matteo. I due volevano costringere proprio Matteo Montruccoli a restare in un giro di droga dal quale avrebbe voluto uscire; il fratello Marco si trovava sul posto per cercare di dare manforte al familiare. I due albanesi hanno sempre sostenuto di aver agito per legittima difesa, ma sono stati condannati in primo grado, in appello e in Cassazione: 22 anni la pena per Hikaj, 13 per Tufa.
In tribunale ad Ancona c’era la madre della vittima, Mara Guidetti, accanto al legale Giovanni Tarquini. “Non avevamo dubbi a livello di giustizia che questo fosse l’esito, era impensabile che fosse diverso – ha dichiarato – Hanno capito dall’inizio chi aveva torto. Noi abbiamo confidato da sempre nella giustizia, la paura c’era che potesse succedere qualcosa d’altro, ma sapevamo che non potesse andare diversamente”. Ad accompagnare Mara Guidetti anche la figlia Martina.
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