QUATTRO CASTELLA (Reggio Emilia) – “Adesso basta, lasciate stare mio figlio, è come se riaprissero ogni volta la bara“. Il 2 febbraio 2025 saranno dieci anni dall’omicidio di Marco Montruccoli, a Forche di Puianello. Le lacrime della mamma, Mara Guidetti, non hanno mai smesso di scendere. Anche perché la vicenda processuale per quel delitto è stata lunga e dolorosa e non sembra finire mai. Sono stati condannati in via definitiva gli albanesi Fatmir Hikaj e Daniel Tufa: 22 anni di carcere al primo, 13 al secondo. Gli avvocati difensori Carlo Taormina e Gisella Mesoraca hanno però presentato un nuovo ricorso in Cassazione dopo il no della corte d’Appello di Ancona a far riaprire il processo. L’avvocato Giovanni Tarquini, parte civile per la famiglia Montruccoli, parla di “accanimento processuale, di una mossa che rivela l’atteggiamento perseverante per non dire persecutorio di chi non vuole prendere atto di ciò che il codice stabilisce”.
“Ci sono 4 tribunali che hanno detto cosi, l’avete visto tutti il corpo di mio figlio com’era, con 14 coltellate, adesso basta”, chiosa mamma Mara.
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