REGGIO EMILIA – Potrebbe essere ascoltato presto anche dalla procura Pierluigi Barbieri, reo confesso dell’omicidio della 46enne Ilenia Fabbri di Faenza. Intanto la scientifica analizzerà la sua auto e le banconote trovate in casa.
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“Si, ho ucciso io Ilenia”, ha detto al giudice per le indagini preliminari il 53enne Pierluigi Barbieri, originario di Cervia ma da quattro anni domiciliato a Bagno. Ora Barbieri potrebbe essere ascoltato dalla Procura per definire i dettagli di quella confessione, resa lunedì scorso nell’interrogatorio di garanzia. Alla vigilia della scadenza dei termini, né lui né l’ex marito della donna uccisa, Claudio Nanni, presunto mandante dell’omicidio, hanno presentato ricorso al Tribunale della Libertà per essere scarcerati. I due uomini sono stati arrestati per l’uccisone di Ilenia Fabbri, la 46enne sgozzata il 6 febbraio scorso nel suo appartamento di Faenza, in provincia di Ravenna.
Pierluigi Barbieri detto “lo Zingaro”, ha confessato di essere stato ingaggiato da Nanni in cambio di 20mila euro e un’auto per uccidere la donna. Nanni ha ammesso di avere arruolato l’amico Barbieri ma solo per spaventare l’ex moglie, che gli chiedeva soldi, in cambio di 2.000 euro. Dagli accertamenti sui computer e sui cellulari emergerà con maggiore chiarezza cosa i due avessero concordato.
Mercoledì intanto la polizia scientifica di Bologna, su delega del Pm Angela Scorza titolare del fascicolo, ha avviato gli accertamenti dattiloscopici sui 2.200 euro trovati nella casa di Bagno di Pierluigi Barbieri al momento del suo arresto. Sempre la scientifica avvierà gli esami sul materiale isolato nell’appartamento del delitto di via Corbara a Faenza e sulla Toyota Yaris della compagna di Barbieri, auto che quest’ultimo usava abitualmente e che ha usato anche la mattina dell’omicidio.
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