BIBBIANO (Reggio Emilia) – Sedici anni di carcere: è la richiesta di condanna avanzata alla Corte del Tribunale di Reggio dal Pubblico Ministero Isabella Chiesi per Riccardo Stefani. Il 42enne di Bibbiano è accusato di aver ucciso a coltellate il 61enne Illrjan Minaj, artigiano di origine albanese, suo vicino di casa nel condominio di via Fratelli Corradini. L’accusa per lui è di omicidio volontario.
L’episodio risale alla sera del 7 giugno dello scorso anno e colpì molto la comunità di Bibbiano, dove Minaj era conosciuto e stimato. Secondo la ricostruzione, l’uomo doveva salutare un familiare e per quel motivo era entrato nell’ingresso dell’edificio accanto al suo. Sulle scale aveva incontrato Stefani. Il 42enne da qualche tempo si era trasferito nell’appartamento della madre ed era considerato dagli altri residenti un attaccabrighe, dall’atteggiamento spesso conflittuale. Era nata la discussione culminata con l’aggressione e la morte dell’albanese.
Secondo la procura, era successo sul pianerottolo, Stefani era entrato in casa, aveva afferrato un coltello ed era tornato fuori per colpire Minay. La vittima aveva cercato di allontanarsi scendendo le scale per poi morire accasciandosi a terra, come testimonierebbero dagli schizzi di sangue sul pianerottolo e sulle scale. Una versione condivisa dai familiari dell’artigiano, che si sono costituiti parte civile assistiti dall’avvocato Nino Ruffini. I legali difensori, gli avvocati Helmut Bartolini e Stefano Germini, sostengono una versione diversa, ovvero che Stefani abbia reagito per legittima difesa. Per il loro assistito hanno chiesto l’assoluzione.
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