BIBBIANO (Reggio Emilia) – E’ stata eseguita oggi l’autopsia sul corpo di Ilirjan Minaj, l’albanese di 61 anni ucciso sulle scale del condominio in cui viveva dal 41enne Riccardo Stefani. Oggi, attraverso il suo legale, è intervenuta la famiglia della vittima.
“Abbiamo fiducia nella giustizia e nel lavoro che verrà fatto – le parole di Nino Ruffini, che tutela i Minaj – ma siamo sicuri di poter già da adesso dimostrare l’estraneità da ogni possibile accusa da parte del signor Minaj”. Il loro vicino di casa è in carcere con l’accusa di omicidio volontario. Subito dopo l’arresto ha detto di aver agito per legittima difesa: “La famiglia tiene a precisare, nel rispetto di tutte le parti, che non si è trattato di legittima difesa ma di una vera a propria aggressione, come il processo poi dimostrerà, perpetrata ai danni del signor Minaj, che non ha reagito e che non ha tenuto nessun atteggiamento violento nei confronti dell’aggressore”, ha aggiunto Ruffini.
Secondo la ricostruzione del legale, Minaj e Stefani hanno avuto una lite sulle scale. Stefani ha minacciato il 61enne e la madre del 41enne, spaventata, lo ha chiuso fuori casa. A quel punto, Stefani avrebbe generato lo squarcio nella porta cercando di entrare in casa, avrebbe preso un coltello da cucina per poi tornare sulle scale e colpire due volte Minaj a volto e torace. “Pare che questa persona avesse atteggiamenti conflittuali con tutti. Certamente, non vi erano motivi di conflitto personale alla base del comportamento”.
I familiari della vittima, intanto, restano chiusi nel loro dolore e chiedono riservatezza: “Sono circondati dalla comunità, che ringraziano per le numerose manifestazioni di affetto e di solidarietà che hanno ricevuto e che continuano a ricevere” ha concluso Ruffini.
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