REGGIO EMILIA – E un declino sempre più rapido quello del commercio al dettaglio. La provincia di Reggio si inserisce in una tendenza nazionale fotografata da un rapporto di Confcommercio: più di 140mila negozi hanno cessato l’attività in 12 anni. E nel Reggiano sono state oltre 700 le imprese di commercio al dettaglio chiuse in 10 anni. Secondo i dati della Camera di Commercio dell’Emilia nel 2014 erano 4.668, nel 2024 3.961.
“Anche Reggio segue questo trend nazionale – spiega Stefano Landi, presidente della Camera di Commercio dell’Emilia – Dal 2014 al 2024 abbiamo perso a livello provinciale il 15% delle imprese del commercio al dettaglio. Se guardiamo il comune di Reggio, siamo all’11%“.
A livello nazionale nel 2024 il commercio online ha registrato ricavi per quasi 59 miliardi. ‘La concorrenza del commercio online è una delle cause principali della crisi dei negozi fisici anche a livello provinciale – spiega Landi – ma non l’unica: “Anche l’aumento dei costi di gestione, degli affitti, delle spese per l’energia e del costo del personale”.
Ci sono settori però che vanno controtendenza. “Chiudono negozi e aprono ristoranti, ma attenzione però, perché ci sono attività che chiudono poi nel giro di qualche anno. Anche i B&B sono cresciuti“.
Secondo Landi si potrebbe intervenire almeno abbassando i costi che le attività devono sostenere. “Bisogna snellire almeno la burocrazia, trovare accordi pubblici e privati anche per contributi per l’affitto”.
Nelle province vicine le cose non vanno meglio. Lo vedremo in un prossimo servizio.
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