VEZZANO (Reggio Emilia) – Oltre 60 figuranti. Una rappresentazione scenica che ha animato il paese attirando un folto numero di fedeli, desiderosi di vivere la celebrazione del venerdì santo all’insegna non solo della spiritualità, ma anche ammirando costumi e recitazioni.
A Pecorile si è rinnovata la tradizione con la Via Crucis organizzata dall’Unità Pastorale di Puianello e Vezzano. Il corteo, presieduto dai porta candelabri e dalla confraternita del Santissimo Sacramento di Vezzano, ha simulato l’entrata in Gerusalemme di Gesù con dodici apostoli fra due ali di folla sventolante ramoscelli di ulivo in segno di giubilo. Poi, l’ultima cena, la salita al Calvario e infine la Resurrezione.
Dopo parecchi anni, in questa versione 2024 è stata riproposta la Lauda di Jacopone, poi la disperazione di Giuda con un monologo recitato in dialetto e il pentimento di Pietro al canto del gallo. I canti sono stati eseguiti dal coro interparrocchiale mentre i bambini del catechismo, in costume, hanno partecipato alle varie soste. Il percorso è stato illuminato della fiaccole portate dal gruppo giovani dell’Unità Pastorale. Una processione presieduta dal parroco don Massimiliano Giovannini, coadiuvato da don Pier Luigi Ghirelli e dal diacono Giuseppe Bigi.
Mentre diverse centinaia di persone hanno partecipato, ieri sera, all’annuale Via Crucis organizzata dalla Diocesi nel centro di Reggio. Il corteo è partito dalla basilica della Ghiara alle 21 e ha percorso prima corso Garibaldi e poi via Farini, arrivando in piazza Prampolini. La processione, guidata dal vescovo Giacomo Morandi, è stata intervallata da soste con la lettura di alcune stazioni e le successive riflessioni. Sul sagrato del duomo, dopo un’ultima fermata, le tante persone sono state invitate a entrare passando dal portone principale. All’interno, una breve omelia di monsignor Morandi: “Il mio augurio per Pasqua è che sappiate piangere come fece Pietro dopo aver rinnegato Gesù”, le sue parole. Lacrime, quindi, come sinonimo di pentimento e perdono. E’ seguita l’adorazione dei fedeli, che hanno voluto trattenersi in cattedrale. La preghiera principale è stata per la pace, sul palazzo accanto al municipio è stata proiettata la scritta luminosa “cessate il fuoco ora”.
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