REGGIO EMILIA – Sono passati ottant’anni dall’eccidio delle Officine Reggiane: la morte dei nove operai uccisi durante una manifestazione pacifica organizzata per chiedere la fine della guerra. La cerimonia istituzionale si è svolta nel pomeriggio con la deposizione di una corona di fiori davanti al cancello delle ex officine, in via Agosti. Poi la commemorazione davanti alla lapide che ricorda i caduti. Erano presenti le autorità.
Morirono Antonio Artioli, Vincenzo Bellocchi, Nello Ferretti, Eugenio Fava, Armando Grisendi, Gino Menozzi, Osvaldo Notari, Domenica Secchi che aspettava un bambino e Angelo Tanzi. I feriti furono 50.
“E’ uno dei passaggi più significativi della storia della nostra città, che rientra, così come l’anniversario dei Martiri del 7 Luglio, nel calendario civile di Reggio Emilia, e non solo – ha detto il sindaco Luca Vecchi – C’era, quel giorno di 80 anni fa, la sensazione che la pace fosse finalmente vicina e si desiderava manifestare per questa pace”.
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