REGGIO EMILIA – Un fine settimana al mare e poi il ritorno verso casa che si trasforma in un’odissea. Aveva scelto di spostarsi in treno Gloria Gussetti, per raggiungere Rimini evitando gli incolonnamenti in autostrada.
Al rientro ha dovuto tuttavia fare i conti con un guasto elettrico. Il Regionale partito alle 18.47 da Miramare ha cominciato ad accumulare ritardi all’altezza di Faenza. Giunto a Castel San Pietro Terme è rimasto fermo per tre ore…
“Nessuno ci diceva niente, siamo stati abbandonati a noi stessi per ore. Un ritardo iniziale annunciato di 120 minuti, poi aumentato, ma comunicato sempre dopo che questo termine di tempo era già trascorso. Eravamo senza un bar aperto, senza un bagno, e c’erano anche tanti bambini”.
Il capolinea che inizialmente era previsto a Piacenza, è diventato Bologna, dove il treno è arrivato intorno alle 23.30. I passeggeri hanno poi dovuto attendere un Intercity.
In definitiva, anziché alle 21,20, la destinazione di Reggio è stata raggiunta all’1.30, quasi quattro ore dopo, con un ulteriore disagio.
“Quando sono arrivata in stazione a Reggio non c’erano neanche i taxi e sono dovuta andare a casa a piedi a un orario pericoloso”.
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