REGGIO EMILIA – Un imprenditore e consulente abruzzese, un’azienda di Arezzo attiva nel settore delle reti di telecomunicazioni, una società di Pomezia proprietaria di una catena di negozi per prodotti di marca a prezzi ribassati e che in più vende spazi pubblicitari, anche in cambio merce. Sono i soci della Srl che ha acquisito il controllo di Gazzetta di Reggio, Gazzetta di Modena, Nuova Ferrara e Tirreno.
La società appositamente costituita si chiama Sae e ha sede a Campiglia Marittima, in provincia di Livorno. Il prezzo d’acquisto viene indicato ufficiosamente in 9 milioni. La cessione, che sarà effettiva dal 31 dicembre, riguarda quattro testate locali che occupano 125 giornalisti e che in agosto hanno registrato una diffusione di 49.500 copie.
Chi sono i nuovi proprietari? La figura chiave sembra essere quella di Alberto Leonardis, imprenditore de L’Aquila a capo di una società (Almi) che propone opportunità di sviluppo a investitori e fondi, titolare del 37% delle quote. Altri due soggetti detengono il 25% ciascuno; il primo è la Econet di Davide Cilli, azienda con sede ad Arezzo e un fatturato nel 2018 di 70 milioni di euro; il secondo è Portobello, che con i suoi negozi e le attività in campo pubblicitario ha realizzato l’anno scorso ricavi per 46 milioni. I principali azionisti di Portobello sono Simone Prete, Stefano Caporicci e Pietro Peligra. Una quota minore della Sae fa infine capo a Giulio Fascetti, a capo di una società editrice romana che pubblica riviste di fotografia, storia, ufo e misteri.
Non ci sono grandi aziende nella compagine della Sae e non ci sono neppure imprenditori emiliani. Dalla famiglia Agnelli ai nuovi proprietari il passo è lungo. Decisivi saranno le intenzioni della nuova proprietà, i progetti e le risorse messe sul piatto per sostenere lo sviluppo delle testate.
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