REGGIO EMILIA – L’obbligo di Green Pass dall’1 febbraio interesserà anche le attività commerciali, le poste, gli uffici pubblici; non vengono più considerate essenziali tabaccherie ed edicole, che si dovranno adeguare.
Cosa ne pensano i titolari delle nuove attività coinvolte dall’ultimo decreto? “Semplicemente, ci sono delle regole da rispettare. E’ un percorso che abbiamo iniziato e così vale un po’ per tutte le regole che sono state date e dobbiamo attenerci, perché non vedo una strada alternativa”. “Io sono d’accordo sul richiedere il Green Pass all’interno dei negozi. Per la sicurezza di tutti e non solamente, appunto, di noi commercianti nei confronti dei cliente, ma anche proprio un rispetto del cliente nei confronti del commerciante che è a contatto sempre con gente che non conosce”. “Dato che ci si sono queste regole per la tutela di tutti, è giusto farlo. Sia per i clienti che per noi”.
C’è anche chi non la pensa esattamente così. “Effettivamente, penso che sia una trovata degli ultimi momenti perché fino a marzo del 2020 eravamo senza ed eravamo gli unici aperti, quindi sinceramente non ne vedo l’utilità. Ovviamente, è una sicurezza per la popolazione, però, sarebbe stato meglio farlo prima”. “Sarò sempre e solo io, oppure mio padre se c’è, quelle poche volte che mi dà una mano. E con l’applicazione verificherò il Green Pass di ognuno, anche se sarà molto complicato date le dimensioni piccole dell’attività e la molta gente che entra”. “Purtroppo, il Governo così vuole, che dobbiamo fare? Non possiamo andare contro le autorità”.
Non avendo la possibilità di assumere altro personale, ogni attività ricorrerà al controllo “fai da te” scannerizzando direttamente il codice Qr attraverso l’apposita applicazione, prima di procedere con la vendita. “Entra il cliente, gli si controlla il Green Pass e si fa la vendita”. “Bisogna scaricare tutti i giorni, o comunque spesso, gli aggiornamenti. E poi si può fare sia la verifica booster, se uno ha la vaccinazione completa, ma noi dovremmo fare soltanto il controllo di quella base”.
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