REGGIO EMILIA – Oltre 200 multe in un mese tra contravvenzioni e preavvisi, nel senso che oltre a fermare e “punire” chi entra nella zona a traffico limitato senza averne i requisiti, c’è la multa per le auto non autorizzate trovate in sosta.
Sono i dati dei primi 30 giorni di controlli nella nuova Ztl di via Emilia Santo Stefano e corso Garibaldi. L’ordinanza che, dopo mesi di dibattito tra i pro e i contro, ha attivato l’estensione della zona a traffico limitato, è scattata il 7 agosto scorso col dichiarato obiettivo di informare i cittadini e dare loro il tempo di abituarsi. Dal primo ottobre sono iniziati i controlli a spot da parte della polizia locale; controlli che diventeranno a tappeto quando, dall’8 gennaio, si accenderanno le telecamere.
I numeri delle multe sono fisiologicamente destinati a scendere nella misura in cui gli automobilisti avranno sempre più digerito il cambiamento. Già tra agosto e settembre, quindi prima che scattassero, si era visto un calo consistente del passaggio dei veicoli. Di sicurezza stradale, tra repressione, prevenzione e distrazioni, si è parlato al Graffio. “La velocità non è quasi mai il motivo principale degli incidenti – ha spiegato Stefano Poma, comandante della polizia locale reggiana – ma è un fattore che aumenta il danno. Se uno sorpassa dove non può o se guida mentre è al telefono e guarda il messaggino… Ecco, quelli sono comportamenti da censurare”.
In studio anche un autista di autobus che è anche delegato Filt Cgil, Alessandro Canovi: “L’autobus come mezzo non è certamente facilitato nella viabilità cittadina. In primis perché manca del tutto la corsia preferenziale, con la conseguenza che siamo sempre in mezzo al traffico”.
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