REGGIO EMILIA – La grande area delle ex Reggiane passa di mano. Il patrimonio di Fantuzzi Immobiliare, la società proprietaria dell’area in liquidazione dal 2014, è stato infatti trasferito a Intrum. Si tratta di una società svedese specializzata nella gestione dei crediti deteriorati. Intesa Sanpaolo detiene il 49% del capitale. Fantuzzi Immobiliare ha debiti per circa 78 milioni di euro. Intrum era il principale creditore della società, con ipoteca di primo grado sulle aree. In sostanza, i crediti vantati da Intrum sono stati compensati con la proprietà delle aree.
I terreni che cambiano proprietario sono quelli che non sono ancora stati interessati dal percorso di riqualificazione iniziato dieci anni fa con l’inaugurazione del Tecnopolo. Si tratta di circa la metà delle aree e dei due terzi dei capannoni, pari grosso modo a 60mila metri quadrati. Naturalmente gli spazi fin qui bonificati, riqualificati e venduti da Stu Reggiane restano ai proprietari che si sono insediati nel Parco Innovazione.
Il cambio di proprietà fa parte di un più ampio accordo di ristrutturazione del debito che è stato omologato il 15 dicembre dalla Sezione procedure concorsuali del Tribunale di Reggio. L’accordo coinvolge i creditori senza privilegio e lo stesso Comune di Reggio, verso cui Fantuzzi Immobiliare è esposta per quasi 6 milioni di Imu non versata. Il Comune potrà recuperare fra il 22 e il 30% della somma, in parte in denaro e in parte attraverso la cessione della Palazzina M, quella che ospitava la direzione delle Reggiane, e di alcune altre aree.
Finora Fantuzzi Immobiliare non aveva potuto vendere sul mercato le aree perché queste erano gravate da ipoteche di importo superiore al valore delle aree. Tutte le acquisizioni realizzate da STU Reggiane, finalizzate alla riqualificazione dell’area, erano dunque avvenute con la formula della cessione volontaria in luogo di esproprio. Ma ora cambia tutto.
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