REGGIO EMILIA – Emozionato, ma al tempo stesso orgoglioso per quanto fatto. Stefano Landi oggi, dopo 20 anni, ha smesso i panni del patron della Pallacanestro Reggiana per vestire quelli di semplice socio. Due decenni caratterizzati da tanti successi, ma anche grandi delusioni come la finale scudetto persa contro Sassari nel 2015 a gara7 in casa. Decenni che, a ogni buon conto, hanno permesso di posizionare Reggio Emilia e la sua squadra nella mappa europea del basket che conta.
“Per me è una grande soddisfazione essere riuscito a dare una nuova guida alla nostra super amata società – ha esordito nel suo discorso quest’oggi, da padrone di casa in Landi Renzo – E’ stato nominato il nuovo Cda e inizia quindi una nuova era. Non posso, tuttavia, non ringraziare i precedenti presidenti, Ivan Paterlini e Licia Ferrarini, che sono stati i più vincenti della nostra storia.
Stamane, venendo in azienda, mi sono emozionato trovando lo striscione appeso dai nostri tifosi che mi ringraziava per quanto fatto. Sono riuscito a trainare la barca in porto, in un mare in tempesta come mai avevo pensato. E’ stata una grande impresa, sono contento”.

Lo striscione per Landi affisso dagli Arsan
Gli abbiamo chiesto se si è sempre sentito sereno, in questo anno, che qualcuno raccogliesse il suo testimone. “No, tanto è vero che a novembre, quando nessuno aveva ancora bussato alla mia porte, ho chiamato Dalla Salda e gli ho chiesto di mettersi al lavoro per trovare qualche nuovo socio. Il resto è qui davanti ai vostri occhi”.
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