BORETTO (Reggio Emilia) – Una trentina di giovanissimi, tra cui una ragazza incinta, ha esagerato con schiamazzi e urla sabato notte al Lido Po di Boretto. Sono arrivati i carabinieri e due dei ragazzini gli si sono avventati contro. Fanno parte di una banda di giovani vandali che da circa un mese crea scompiglio a Castelnovo Sotto.
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Che sia frutto delle conseguenze del disagio psicologico patito col lockdown o dell’insofferenza alle istituzioni combinata con gli effetti dell’abuso di alcol, nessuno potrà mai stabilirlo con certezza. Sta di fatto che si sta assistendo a una piccola ma significativa esplosione di violenza messa in atto da giovanissimi incuranti anche di avere di fronte le forze dell’ordine. Accade in città ma accade anche in provincia. Da circa un mese un gruppo di una quindicina di ragazzi minorenni o appena maggiorenni sta creando scompiglio nella zona di Castelnovo Sotto. Molti di loro abitano in paese e durante le notti estive girano anche fuori comune. Due castelnovesi di 19 e 20 anni, ad esempio, sono stati arrestati alle 3 di domenica mattina al Lido Po di Boretto. I carabinieri hanno appurato che fanno parte della compagnia che sta facendo parlare di sè da tempo. Nell’episodio in questione si è partiti da schiamazzi notturni e musica decisamente troppo alta per arrivare a calci e pugni sferrati ai carabinieri che, allertati dai residenti, sono intervenuti con tre pattuglie, coordinate dal comandante della compagnia di Guastalla Luigi Regni. E forse poteva andare ancora peggio, considerato che nel sopralluogo eseguito qualche ora dopo i militari hanno trovato e sequestrato un coltello e un tirapugni evidentemente lasciati dai ragazzi prima di fuggire. Il contesto era quello di una festa in corso da parecchie ore, con i residenti chiedevano di poter dormire. Al loro arrivo i militari hanno trovato un gruppo composto da circa 30 ragazzi, tra cui anche una giovane incinta.
Due di loro, anziché calmarsi, hanno risposto alle richieste dei carabinieri colpendoli con calci all’inguine e a una coscia. A quel punto i militari hanno estratto spray al peperoncino e manganelli e il gruppo si è disperso in fretta. I carabinieri sono riusciti a prendere nota della targa dell’auto su cui sono fuggiti i due responsabili dell’aggressione, inseguiti e poi fermati a Poviglio e arrestati per oltraggio, resistenza a pubblico ufficiale e lesioni.












