REGGIO EMILIA – Negli ultimi anni la Provincia ha messo all’asta quattro volte l’ex Opg di via dei Servi, in centro storico. Nessun compratore si è mai palesato tanto che il valore dell’immobile si è via via deprezzato.
Da circa un anno, il presidente Giorgio Zanni, il demanio e i rappresentanti dei carabinieri si stanno incontrando per mettere a punto il piano che possa consentire il trasloco del comando provinciale dell’Arma dalla caserma di corso Cairoli alla nuova sede. Lo Stato si accollerebbe i costi per la ristrutturazione della parte dello stabile necessaria a ospitare i militari, circa 30 milioni di euro. Kafkianamente, resta un problema: la Provincia, proprietaria dell’immobile ormai fatiscente e senza alcuna altra possibilità di essere recuperato, sarebbe ben disposta a darlo in comodato gratuito o a canoni agevolati, come richiesto dal ministero della Difesa che spenderebbe per la ristrutturazione. La cosa, però, non è possibile. In quel caso infatti, i carabinieri che andrebbero a occupare il rinnovato Opg dovrebbero un minuto dopo andare a Palazzo Allende e recapitare ai vertici provinciali la lettera con la quale la Corte dei Conti imporrebbe il pagamento delle cifre non adeguatamente incassate, in quanto in quella zona della città ogni immobile ha un determinato valore d’affitto.
Ora, si sta cercando una soluzione affinché il bene pubblico, maggiore sicurezza, prevalga sul bene pubblico, canone di mercato. Forse, la soluzione potrebbe stare nel cosiddetto “conto affitto” e assegnare ai carabinieri l’Opg ristrutturato per diversi decenni, sempre che alla Corte dei conti tutto questo possa garbare.
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