NOVELLARA (Reggio Emilia) – Aveva subìto i danni del sisma in Emilia del 2012. Dopo una serie di interventi di ristrutturazione è pronta per la riapertura la Chiesa dei Servi di Maria, in via Veneto a Novellara. Dopo nove anni i novellaresi possono dunque riappropriarsi di questo luogo di culto.
I lavori sono stati realizzati sia dalla Curia che dal Comune e hanno riguardato l’adeguamento sismico dell’immobile e il consolidamento della facciata. Le opere realizzate dalla Curia e finanziate dalla Regione hanno avuto in particolare lo scopo di migliorare la resistenza sismica del fabbricato, eliminando alcune vulnerabilità preesistenti e apportando al contempo un miglioramento del comportamento strutturale nei confronti delle azioni orizzontali, con particolare riguardo ai cinematismi locali, al consolidamento delle volte in laterizio e al rinforzo degli elementi strutturali che sono stati lesionati durante gli eventi sismici.
L’inaugurazione ufficiale avverrà alle ore 17:00; a seguire, alle ore 17:30, il concerto “Lucens Maris Stella. Polifonie per Santa Maria dei Servi dal Rinascimento emiliano” eseguito dal Coro della Cappella musicale San Francesco da Paola diretto da Silvia Perucchetti.
Dopo il concerto sarà possibile visitare la Chiesa (durata 30 minuti circa. Due turni di visita alle 18:45 e 19:15) . Ingresso gratuito su prenotazione – accesso consentito con green pass. Si prega di arrivare con anticipo per agevolare le operazioni di controllo. Info e prenotazioni: 3313567073 (dalle 9 alle 13. Dopo le 13 solo whatsapp) – turismo@comune.novellara.re.it

Alcune note storiche
La prima pietra della chiesa fu posata l’8 settembre 1654, sotto il patrocinio del Conte Alfonso II Gonzaga e grazie alla donazione di Camillo Farneti, già podestà di Novellara e poi pretore di Tento. Alla sua morte, avvenuta nel 1637, lasciò in eredità ai Servi di Maria una sua possessione in Villa S. Michele, le cui rendite avrebbero dovuto servire per la costruzione di un nuovo e più accogliente complesso di edifici con chiesa e convento.
L’impianto planimetrico è a navata unica sulla quale aggettano tre cappelle per lato. Il presbiterio, rialzato, termina con un’abside semicircolare al centro della quale è posta una nicchia con la statua della B.V. del Carmelo. Le linee architettoniche dell’interno sono definite da paraste di ordine composito con trabeazione a dentelli sulla quale si impostano le coperture voltate della navata e del presbiterio. La facciata, con i filari di mattoni a vista, non è stata completata ed è preceduta da un sagrato semicircolare che la separa dal trivio di strade sul quale prospetta. L’aspetto decorativo dell’interno è stato recuperato negli anni 2000 con il ripristino delle cromie originarie a tinte chiare.
Nel 1766 il Duca di Modena Francesco III d’Este soppresse il convento, che era edificato a lato della chiesa; l’edificio venne poi trasformato poi nello storico Ospedale di Novellara, successivamente demolito.












