NOVELLARA (Reggio Emilia) – Le dinamiche del lavoro ai tempi di Wall Street di metà ottocento fanno da sfondo al romanzo Bartleby lo scrivano. L’autore è Herman Melville, lo stesso di Moby Dick. La trasposizione teatrale di questo testo, riadattato daFrancesco Niccolini, andrà in scena a Novellara giovedì 20 febbraio alle 21. Sul palco del Tagliavini sarà Leo Gullotta a interpretare Bartleby.
Al centro della trama c’è la silenziosa ribellione di un uomo verso un mondo sempre più frenetico e alienante, un uomo che si schiera contro l’utilitarismo, l’ossessione della produttività, la scalata sociale facendo affiorare il tema dell’incomunicabilità che attraverserà tutto il ‘900.
Bartleby si pone al centro di una passività totale attraverso una resistenza non violenta che diventa filosofia di vita. La sua continua, persistente e ostinata non-scelta è pur sempre una scelta e originerà una storia assurda, grottesca, kafkiana.
E’ quasi superfluo dire che Leo Gullotta per fisicità ed esperienza scenica incarna Bartleby in modo magistrale. Il grande attore catanese riesce con rara maestria a pronunciare la fatidica frase con diverse sfumature di tono e di accenti. Attraverso una mimica del corpo efficace e a tratti clownesca suscita da subito una forte empatia con il pubblico presente in sala. Gli attori che lo affiancano sono bravi e talentuosi, consapevoli di recitare con un interprete di grande spessore e molto amato dagli spettatori. Ricordiamo: Giuliana Colzi, Andrea Costagli, Dimitri Frosali, Massimo Salvianti, Lucia Socci sapientemente diretti da Emanuele Gamba.
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