NOVELLARA (Reggio Emilia) – Novellara e il mondo del basket piangono la morte di Samuel Dilas, scomparso a soli 24 anni dopo un malore improvviso. Sono in corso accertamenti sulle cause del decesso. I famigliari attendono il nullaosta dalla procura per fissare i funerali. Samuel era nato nel paese della Bassa reggiana, dove la notizia ha choccato l’intera comunità.
“Tornava tutte le volte che poteva a Novellara, in famiglia, con gli amici, alle sue relazioni storiche – le parole di Daniele Mariani Cerati, presidente della Pallacanestro Novellara – Ogni volta vedevi che aveva fatto qualcosa di nuovo. C’era una crescita della persona, un saluto diverso, un racconto. Questo ti dava forza dentro, perché vedevi che un percorso di crescita nello sport e nelle piccole e grandi cose che una società come la nostra può fare, genera grandi risultati. In questo momento è però fonte di dolore infinito, perché questa è una grossissima botta”.
La sconfitta di ieri del Pallacanestro Novellara, subita per un solo punto, in casa, per mano del Modena sarebbe stato un tema assai più desiderabile da discutere. Ma in queste il pensiero e i commenti del presidente sono tutti per Samuel, giovane promessa del basket, il cui cuore ha cessato di battere nel pomeriggio di ieri all’ospedale civile di Brescia dove si trovava ricoverato da venerdì sera in seguito a un malore.
Samuel aveva 24 anni, lascia i genitori e una sorella 17enne. Si era formato nelle giovanili del Novellara per poi trascorrere un anno in quelle della Pallacanestro Reggiana. A Forlì aveva esordito in A2 ed era alla sua terza stagione in B alla Virtus Lumezzane. Con la squadra in cui era cresciuto, 6 anni fa, aveva conquistato lo scudetto nella categoria under 18. “Un gruppo di ragazzi nati con la palla in mano. Il loro è stato un percorso dei sogni e lui è uno dei protagonisti di questo percorso. Le sue caratteristiche gli permettevano di essere benvoluto dagli altri ragazzi”, ha aggiunto Mariani Cerati.
In campionato, quest’anno, Dilas non aveva ancora esordito a causa di una polmonite che aveva dovuto curare in ospedale, da dove era stato dimesso, dopo due settimane di ricovero, all’inizio della scorsa settimana. Nel giro di poche ore il nuovo ricovero, nella stessa struttura, per il grave malore. A causa di una trombosi, le condizioni cliniche sono precipitate.
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