NOVELLARA (Reggio Emilia) – E’ stata posticipata di un’altra settimana la decisione riguardo all’estradizione di Danish Hasnain, lo zio di Saman Abbas arrestato il 22 settembre a Parigi dopo mesi di latitanza. La traduzione della documentazione in più chiesta all’Italia è stata disponibile per l’avvocato solo mercoledì. Al legale è stata concessa una settimana in più.
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Quando, come in questo caso, esistono accordi e trattati internazionali, non sono infiniti i motivi che possono impedire un’estradizione. Sono sostanzialmente due: se si ritiene che la persona possa aver commesso il reato in un altro Stato diverso da quello che ne chiede la consegna, e non è questo il caso; se la condanna per il reato di cui questa persona è accusata non sia contemplata in entrambi gli Stati, quello che consegna e quello che riceve, e non è questo il caso. Stando così le cose, l’estradizione di Danish Hasnain in Italia pare una pura formalità, è solo questione di tempo. Ed è proprio il tempo il filo conduttore di questa vicenda. Un tempo di perenne attesa. L’attesa, che ad ora rimane tale, di trovare i resti di Saman Abbas; l’attesa di trovare i tre indagati ancora latitanti: il cugino della ragazza, Nomanulaq Nomanulaq, che dalla Francia potrebbe essersi mosso in queste settimane e che è ricercato in più di un Paese europeo, e i genitori della ragazza che si troverebbero in Pakistan; l’attesa, da parte degli inquirenti reggiani, di poter parlare col 33enne Danish, zio di Saman, indagato per l’uccisione della 18enne di Novellara. Ecco, quest’ultima attesa quantomeno dovrebbe avere una fine. Dopo essersi opposto all’estradizione nell’udienza del 29 settembre, l’avvocato francese di Danish ieri ha chiesto alla corte parigina più tempo per visionare la documentazione arrivata dall’Italia a sostegno dell’ordinanza con mandato europeo di arresto disposta lo scorso giugno. La traduzione in francese di questa documentazione è stata resa disponibile solo due giorni fa, rendendo così impossibile al legale prepararsi per l’udienza svoltasi ieri. Di nuovo il tempo protagonista, in questo caso i ritardi.
Tutto rinviato al 27 ottobre, e quella data sarà la definitiva per sapere il se e il quando dell’estradizione di Danish Hasnain.
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