NOVELLARA (Reggio Emilia) – Rita Paparella è un ingegnere con la passione per la scrittura, che ogni giorno quando sorge il sole, esce di casa e corre nelle strade alla periferia dei centri abitati di san Giovanni e Santa Maria di Novellara. Ieri l’altro per la terza volta in tre anni, ha avuto paura che un bruto la aggredisse. L’ha affiancata in bicicletta, ha cominciato ad usare un linguaggio per nulla urbano “e poi ad un certo punto – ha proseguito – ho visto che continuava e si stava avvicinando. Ho preso il telefono in mano per telefonare, allora lì ha lasciato perdere”.
Rita Paparella già due anni fa era stata vittima di molestie. “Un’auto con due persone a bordo mi ha affiancata, sempre più o meno nello stesso orario, l’uomo alla guida ha messo la mano fuori dal finestrino e mi ha palpeggiata mentre correvo e ha proseguito ed è andato avanti. In passato un altro ciclista in una strada isolata aveva iniziato a girare attorno a Rita Paparella. “Ho detto, se volesse fare qualcosa di me può farlo e nessuno se ne accorgerà. Per fortuna, dopo aver fatto 3-4 giri attorno a me, ha ripreso la direzione iniziale ed è andato via”.
Secondo alcune testimonianze Rita Paparella, non sarebbe l’unica donna ad essere stata presa di mira da malintenzionati nelle campagne novellaresi. Ora corre con lo spray al peperoncino in mano. “Onestamente, mi dico sempre, non è giusto che debba limitare la mia libertà. Non fare qualcosa che amo per la paura che mi succeda qualcosa. Ho paura, però vado lo stesso”.
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