NOVELLARA (Reggio Emilia) – A fine aprile si è allontanata dalla comunità nel Bolognese cui era stata affidata lo scorso dicembre quando, ancora minorenne, aveva segnalato ai servizi sociali di Novellara che i genitori volevano costringerla a sposare un connazionale in Pakistan. Ai primi di maggio è scomparsa.
La sorte accaduta a Saman Abbas è tutta in quella manciata di giorni e la cosa più urgente da capire è se la ragazza si sia allontanata volontariamente oppure no. I carabinieri ritengono sia ritornata a casa, in quel breve periodo, poi più nulla. Non aveva molti amici, nessun profilo social. I militari hanno diffuso la foto della 18enne. Nessuno con quel nome e cognome ha preso un aereo.
C’è stato un nuovo sopralluogo, con i cani molecolari a cercare qualunque tipo di traccia della ragazza nei campi della famiglia Bartoli, attorno allo spaccio dell’azienda agricola di via Colombo, i campi nei quali da più di 10 anni lavorava il padre della 18enne, Shabbar Abbas. Anche lui a inizio maggio se n’è andato senza avvertire: contattato dagli agricoltori, ha detto di essere dovuto rientrare in Pakistan per la malattia della sorella, con lui ci sarebbero la moglie e il figlio minore ma non la 18enne.
L’abitazione degli Abbas a Novellara, posta sotto sequestro dai carabinieri (foto Telereggio/Reggionline)
Le indagini dei carabinieri sono iniziate giorni fa, il provvedimento di sequestro è datato 14 maggio. La famiglia non ha denunciato la scomparsa di Saman, è stato il comandante della stazione dei carabinieri di Novellara, Pasqualino Lufrano, ad avviare le indagini memore della vicenda di dicembre sfociata in una denuncia per concorso in induzione al matrimonio a carico della madre e del padre della ragazza. L’uomo si era fatto raggiungere dal resto della famiglia a Novellara nel 2016. La figlia maggiore aveva ottenuto qui la licenza media.
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