NOVELLARA (Reggio Emilia) – Sei mesi. Tanto dura il coraggio “pubblico” di Saman Abbas. Diciamo pubblico perché dentro di sé, evidentemente, la 18enne covava da ben prima la voglia di autodeterminare la propria vita, ma c’è stato un momento in cui ha compiuto un passo ulteriore alla luce del sole. Conosciamo alcune date che tracciano la mappa cronologica che ha portato, ritengono gli inquirenti, alla sua morte.
27 ottobre 2020: Saman ha ancora 17 anni e vive in via Colombo a Novellara con il padre, la madre e il fratello minore. L’estate precedente si è allontanata, è andata in Belgio assieme al suo fidanzato, un ragazzo pakistano di 24 anni che vive nel Lazio. Il desiderio di ribellarsi deflagra: si è resa conto che i genitori l’hanno promessa in sposa a un cugino in Pakistan e decide di agire. Sa a chi rivolgersi, va dagli operatori dei servizi sociali del comune della Bassa reggiana e la protezione scatta subito, mentre iniziano le indagini dei carabinieri.
18 dicembre 2020: Saman diventa maggiorenne. Purtroppo, il fatto di avere 18 anni sarà poi un ostacolo, per le istituzioni, per poterle “imporre” la loro protezione.
22 dicembre 2020: è la data del volo alla volta del Pakistan per il matrimonio combinato. Padre e madre di Saman vengono denunciati per induzione alle nozze, lei è in una comunità nel Bolognese.
11 aprile 2021: il giorno chiave, purtroppo per la ragazza. Da tempo, secondo gli inquirenti, i genitori la stanno spingendo a tornare. Le dicono che le cose cambieranno, che potrà scegliere lei come e con chi vivere; e quella è la data in cui Saman decide di allontanarsi dalla comunità. Torna a Novellara, tra la speranza di riconciliarsi con la famiglia e quella di avere i suoi documenti per vivere il proprio futuro dove vorrà.
11-30 aprile 2021: 19 giorni. Il delitto, per gli inquirenti, viene pensato in questo lasso di tempo. Pochissimo per arrivare a fare una cosa del genere, tantissimo per avvantaggiarsi sugli investigatori. Due settimane durante le quali i mancati incroci tra la ragazza e chi la vuole aiutare, carabinieri e servizi sociali, getteranno poi nello sconforto tutti. Saman torna a casa e capisce che non erano vere le parole dei famigliari, che nulla è cambiato. E’ tenuta praticamente segregata, il padre ha i suoi documenti.
Il 21 aprile la ragazza denuncia ancora questa situazione: le viene proposta un’altra comunità, lei dice di voler andare via, servizi sociali e carabinieri si mettono a studiare una soluzione alternativa. Intanto, i futuri indagati continuano a progettare: il 26 aprile i genitori comprano biglietti aerei per il Pakistan, il 29 vengono registrate le immagini che riprendono lo zio e i due cugini avviarsi nei campi con le pale in mano; il 30, secondo le indagini, è la sera in cui Saman viene uccisa: l’unica soluzione per mettere a tacere la giovane donna e vendicare l’onore.
2 maggio 2021: i carabinieri vanno a casa Abbas, cercano Saman. Il fratello minore dice che lei e i genitori sono partiti.
5 maggio 2021: i militari tornano ancora in via Colombo, hanno un decreto di perquisizione in mano. Al civico 103 di via Colombo, però, non c’è più nessuno.
Intanto, a Novellara proseguono senza sosta le ricerche. Domani il fratello della ragazza, che avrebbe tentato di allontanarsi dal luogo protetto in cui si trova secondo quanto scrive oggi la Gazzetta di Reggio, sarà ascoltato dal gip in aula nel corso di un incidente probatorio. L’udienza avverrà in maniera protetta: il 16enne sarà separato da un vetro dagli altri presenti. Gli avvocati degli indagati, quattro dei quali ancora latitanti, potranno fargli domande ma non direttamente, solo attraverso il gip o lo psicologo che sarà con lui.
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