REGGIO EMILIA – Dopo la zona rossa, prorogata sino al 30 giugno, arriva l’Esercito. Da domani, mercoledì, in stazione ci sarà un presidio quotidiano dei militari impegnati nell’operazione Strade sicure, con l’obiettivo di aumentare la presenza dello Stato nell’area più critica della città, di aumentare il numero delle risorse impiegate nel contrasto alla criminalità e di dare un segnale forte ai cittadini che da anni denunciano lo stato di degrado e abbandono. La richiesta era stata avanzata lo scorso luglio dal Prefetto Cocciufa, con il via libera del Ministro Piantedosi, dopo l’incontro di gennaio a Roma con il sindaco Massari e la visita ufficiale in città a metà febbraio, arrivato il 19 marzo. Nove mesi per convincere tutti, anche il Ministero della Difesa, che a Reggio c’era bisogno dell’Esercito, come già a Modena e a Parma.
“Sono cose che si costruiscono anche con la condivisione, giorno dopo giorno. Ringrazio il Ministro dell’Interno. Ha colto l’esigenza che in questa realtà l’Esercito era una necessità fortemente avvertita dal territorio”, dice il Prefetto Maria Rita Cocciufa.
L’Esercito in stazione unisce tutti: i commenti di cittadini e politica. VIDEO
Adesso, però, si passa all’azione con i 12 militari assegnati in città, che saranno operativi tutti i giorni nella fascia oraria più critica, da metà mattina alle prime ore della notte. Un presidio che non sarà solo fisso. “E’ un contingente che ci consente di svolgere un servizio quotidiano, sette giorni su sette, in una fascia oraria abbastanza ampia, la più critica dalla fine della mattinata a metà notte con modalità fissa e dinamica. Una attività in più rispetto alle forze dell’ordine, che continueranno a operare in supporto”.
Parallelamente il Prefetto, in accordo con comitato per l’ordine e la sicurezza, ha prorogato le zone rosse fino al 30 giugno. In attesa delle grandi opere di riqualificazione urbana, dalla riqualificazione di piazzale Marconi, alla costruzione della sede della Polizia Locale sino all’intervento in via Paradisi e via Turri, per rilanciare la zona stazione si parte dal contrasto a criminalità e degrado. “Bacchette magiche non ce ne sono, ma questo è un segnale importante e mi fa piacere che i cittadini lo colgano. Speriamo che possa dare i risultati sperati”.
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