REGGIO EMILIA – Anche quest’anno sabato 2 dicembre, in occasione della Giornata internazionale delle Persone con disabilità (che cade domenica), Reggio Emilia ospiterà “Notte di luce”, l’iniziativa, promossa dal Comune e da Farmacie comunali riunite nell’ambito del progetto Reggio Emilia Città senza barriere, per il superamento delle barriere architettoniche e culturali.
“Notte di Luce è un momento molto importante per Reggio, in cui torniamo a dire che le cose si possono vedere da un altro punto di vista – ha spiegato l’assessora alla Cultura e Pari opportunità Annalisa Rabitti – Come ogni anno spegniamo l’illuminazione pubblica per far luce sulla fragilità e dire che le differenze possono essere risorse. Quest’anno ci aspetta una grande parata in cui suoneremo, cammineremo e balleremo insieme, ciascuna persona a suo modo, diventando un’unica orchestra composta da tanti suoni e ritmi diversi”.
Il tema scelto per questa nona edizione di “Notte di Luce” è la musica, l’arte che non conosce barriere e unirà tutte le persone in un’unica grande orchestra. Tutte le persone in piazza saranno invitate a sperimentare in prima persona il corpo sia come strumento sia come strumentista. Una parata alle 18 partirà dal teatro Valli per arrivare in piazza Prampolini dove alle 18.30 saranno sente tutte le luci: la piazza illuminata dalle sole candele sarà la cornice del concerto della Banda Rulli Frulli, con ospiti Mirko Casadei dell’Orchestra Casadei e Francesco Moneti dei Modena City Ramblers. “Sabato è l’ultimo concerto di un tour che ha girato l’Italia e l’Europa – spiega Federico Alberghini della Banda Rulli Frulli – Porteremo in piazza un grande spettacolo con ragazzi dagli 11 ai 35 anni”.
Anche in caso di maltempo l’evento è confermato. All’iniziativa parteciperanno anche le bambine e i bambini delle scuole primarie della città che hanno preso parte ad ‘Aspettando Notte di Luce 2023’, il percorso di educazione alle differenze promosso da Reggio Emilia Città senza barriere.
“Notte di luce – ha detto il presidente di Fcr Andrea Capelli – è il momento in cui tutta la città incontra e accoglie il progetto Reggio Emilia Città senza barriere, coinvolgendo anche chi non incontra quotidianamente i temi della disabilità. Questo è il plusvalore di un’iniziativa che, giunti ormai al termine di questo mandato amministrativo, viene consegnato come patrimonio di una città intera, perché possa proseguire negli anni a venire”.
Il programma
La serata di sabato 2 dicembre inizierà alle 18 davanti al teatro Valli, luogo di ritrovo da cui partirà la parata musicale e dove sarà possibile ricevere i palloncini luminosi e le bacchette per prendere parte alla parata. Alle 18,30 il corteo arriverà in piazza Prampolini dove sono previsti gli interventi del sindaco Luca Vecchi e dell’assessora Annalisa Rabitti. In seguito, si spegneranno le luci della piazza e si accenderanno migliaia di candele e, a seguire, il concerto della Banda Rulli Frulli, il progetto musicale che è un esempio di inclusione attraverso la musica. La banda, nata nel 2010 a Finale Emilia, unisce le differenze e fa risuonare 70 membri tra ragazze e ragazzi, ciascuna persona a suo modo. Suonando e costruendo insieme i propri strumenti, diventa possibile esaltare l’unicità di ciascuno e andare oltre qualsiasi distinzione.
In caso di maltempo, l’evento è confermato.
All’iniziativa parteciperanno anche le bambine e i bambini delle Scuole primarie della città che hanno partecipato ad ‘Aspettando Notte di Luce 2023’, il percorso di educazione alle differenze promosso da Reggio Emilia Città senza barriere, in collaborazione con la cooperativa sociale Giro del Cielo e guidato anche da alcune persone con disabilità di Strade, il sistema socio-occupazionale di attività ludiche e di tempo libero del distretto di Reggio Emilia. Nelle aule delle scuole sono infatti nate musiche uniche e inedite, composte dai suoni e dalle personalità di ogni partecipante, che potranno essere ascoltate in occasione di Notte di Luce.
Il percorso ha coinvolto direttamente 1.000 bambini; i materiali prodotti, invece, sono stati consegnati a circa 5.000 bambini delle classi terze, quarte e quinte delle scuole primarie.
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