Guarda foto e video dell’incendio
REGGIO EMILIA – La chiamata ai vigili del fuoco è partita dal deposito dei mezzi Seta di via Del Chionso alle 21.07. Un’autista a fine turno parlava di un “principio d’incendio ad un bus”, poi ha provato con un estintore a contenere il tutto, ma era una partita persa in partenza. I pompieri, coi mezzi in sirena, hanno impiegato non più di 4 minuti ad arrivare, e l’inferno era già in corso. Il risultato è questo, e sarebbe potuta andare molto molto peggio.
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“E’ partito tutto da questo autobus, alimentato a gpl, che era stato parcheggiato un’oretta prima e rifornito; 13 i mezzi completamente distrutti, di cui 4 di ultima generazione alimentati a diesel”. I 13 bus distrutti erano di Seta; 22 in tutto però, con anche mezzi di Til, gli autobus danneggiati tramite un effetto domino. La struttura è di Agenzia per la mobilità. La tettoia metallica in mattinata era come liquefatta. Il neopresidente di Seta Alberto Nicolini ha preferito non avventurarsi in cifre, anche perché i mezzi avevano età diverse: una parte una quindicina di anni l’uno, altri poco più di cinque. La sola sostituzione a nuovo dei 13 mezzi bruciati costerebbe quasi 3 milioni e mezzo di euro.
Incendio doloso o causato da un surriscaldamento con cortocircuito? Si propende un po’ di più per l’ipotesi accidentale, ma per ora tutto può essere. “Seta – si legge in un comunicato – ha aperto un’indagine interna per appurare le cause e le eventuali responsabilità”. Il sostituto procuratore Jacopo Berardi ha aperto un fascicolo, il settore C del deposito è stato messo sotto sequestro, la scientifica ha eseguito un sopralluogo, i vigili del fuoco hanno preso parte a una prima riunione tecnica, la squadra mobile ha già acquisito alcune testimonianze e le immagini del circuito chiuso del deposito.
“Abbiamo messo tutto a disposizione delle forze dell’ordine, a partire dalle videocamere”, sottolinea Nicolini. Gli elementi da mettere in fila sono tanti: la velocità di propagazione delle fiamme, che potrebbe essere attribuibile alla presenza di un accelerante ma anche allo stesso gpl; la sicuramente strana coincidenza temporale col fatto che tutto sia avvenuto a poche ore dalla ripresa delle lezioni delle superiori in presenza, un giorno in cui il servizio di trasporto pubblico è quanto mai fondamentale. Nicolini ieri sera è arrivato quasi subito sul posto, così come il sindaco di Reggio Luca Vecchi e il presidente della Provincia Giorgio Zanni, assieme anche agli uomini della municipale. Con l’Agenzia per la mobilità c‘era da riorganizzare un servizio per 11mila studenti nel corso di una notte, e gli studenti saranno l’obiettivo principale anche dei prossimi giorni.
Brucia il deposito degli autobus Seta: la cronaca di Tg Reggio. VIDEO
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