REGGIO EMILIA – La portata del fiume Po a Boretto al 21 agosto scorso, quindi dopo i forti temporali che si sono abbattuti sul Nord Italia e su parte della nostra provincia, era di 434 m/cubi al secondo. La sua portata mensile media ad agosto è, però, sino a ora di 246 m/cubi al secondo, ben al di sotto dei 333 dell’anno più critico, il 2003.
I valori calcolati per le principali sezioni del Grande Fiume per il mese di luglio parlano di una condizione idrologica di “siccità estrema”, che permane anche oggi nonostante le precipitazioni. I dati sono stati diffusi nell’ultima riunione dell’osservatorio sugli utilizzi idrici nell’area distrettuale del Po. L’inizio di questa settimana è stato caratterizzato da un ritorno a condizioni meteo di nuovo stabili, con una nuova riduzione dei deflussi, seppur ancora contenuta.
Fortunatamente, i prelievi per irrigare sono ormai agli sgoccioli, ma dai dati dell’osservatorio resta un livello di severità idrologica ancora elevato. “Del resto – si legge nella nota dell’osservatorio – il deficit pregresso, accumulato in svariati mesi senza alcuna precipitazione degna di particolare nota, ha creato un differenziale quasi incolmabile o comunque del tutto insufficiente a compensare, entro l’anno, le quote medie disponibili di risorsa idrica e, dunque, i pur immediati benefici all’indomani dei temporali dei giorni scorsi si sono velocemente esauriti”.
Nemmeno le precipitazioni previste per i prossimi giorni cambieranno, per ora, lo scenario. Restano in vigore, dunque, tutte le misure adottate a sostenere la magra del fiume e a evitare sprechi.
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