Egregi Signori,
in data 14 settembre 2023 è apparso sulle pagine del quotidiano on line “Reggionline” l’articolo recante il titolo “Laveggia Srl: i contrasti tra i soci”.
In tale articolo si riportavano testualmente le seguenti (errate) affermazioni:
(I) “Tra il 2018 e il 2022 lo Scatolificio La Veggia di Roteglia ha accumulato perdite per 43 milioni di euro, la società controllante Laveggia Srl per 52”, e, con riferimento al concordato che ha permesso di salvare lo Scatolificio Laveggia di Roteglia,
(II) “Ma il salvataggio ha rischiato di saltare anche per le divergenze all’interno dell’azionariato dell’azienda. Il 13 giugno scorso, durante l’assemblea dei soci di Laveggia srl, i bilanci 2021 e 2022 della società sono stati approvati con meno del 60% dei voti favorevoli. I voti contrari sono stati quelli di Luciano Giacopini, ex presidente dello Scatolificio di Roteglia e poi consigliere d’amministrazione. Secondo Luciano Giacopini, i bilanci non rappresenterebbero in modo veritiero la situazione economica e patrimoniale della società. A queste affermazioni ha replicato il commercialista Federico Fiorcari, consulente della società. Le delibere sono state approvate con il sì degli altri soci, Gian Paolo e Romano Giacopini”.
Orbene, la prima affermazione è errata: la società Laveggia S.r.l. non è controllante dello Scatolificio La Veggia di Roteglia e, soprattutto, tra il 2018 ed il 2022 non ha affatto accumulato perdite per 52 milioni di euro, come risulta dai bilanci della società.
Tutt’altro; al 2022 la società Laveggia S.r.l. aveva debiti fiscali e previdenziali per circa 21 milioni di euro, ridotti a circa 15 milioni a seguito della c.d. rottamazione fiscale. A ciò aggiungasi che la vendita alla società Prinzhorn Holding GmbH dell’immobile di proprietà della predetta società per il corrispettivo di 21,5 mln di euro, in esecuzione dell’accordo di ristrutturazione dei debiti di Laveggia S.r.l. presentato dal sottoscritto e regolarmente omologato, ha permesso alla società Laveggia S.r.l. di ottenere un ingentissimo surplus finanziario.
La seconda affermazione appare addirittura priva di senso logico, oltre che ontologicamente errata ed insensatamente fuorviante.
Il sottoscritto non ha mai ostacolato in alcun modo il concordato di Scatolificio La Veggia (non avendo alcun ruolo operativo) e l’accordo di ristrutturazione dei debiti di Laveggia è stato infatti da me, in qualità di legale rappresentante della società, presentato e regolarmente omologato dal Tribunale di Reggio Emilia.
E’ il sottoscritto che ha accettato e firmato la proposta di vendita dell’immobile a Prinzhorn Holding GmbH come da lettera del 14 ottobre 2022 con il quale è stato possibile finalizzare l’accordo di ristrutturazione dei debiti di Laveggia.
Nulla hanno, invece, a che vedere con il concordato dello Scatolificio La Veggia e con il suo salvataggio le “divergenze” all’interno dell’azionariato della società Laveggia S.r.l. citate nell’articolo, riguardanti delibere che non hanno alcun impatto operativo con i piani di ristrutturazione in oggetto che, infatti, hanno avuto tutti regolare esecuzione.
Del tutto scorrettamente l’articolo qui censurato pone in relazione le divergenze di vedute esistenti tra i soci circa i bilanci della S.r.l. Laveggia con il concordato dello Scatolificio La Veggia.
Gli errori sopra individuati sono talmente confusivi da non permettere nemmeno di cogliere le finalità divulgativo/informative dell’articolo menzionato, del quale si chiede la immediata rettifica mediante pubblicazione della presente ai sensi dell’art. 8 della legge 8 febbraio 1948 n. 47.
Luciano Giacopini
La risposta di Gabriele Franzini, direttore di Tg Reggio
Sappiamo che Luciano Giacopini non ha mai ostacolato il concordato dello Scatolificio La Veggia. Ci siamo limitati a riferire del suo voto contrario all’approvazione dei bilanci 2021 e 2022 di Laveggia srl. Un voto rilevante non solo perché espresso da un socio che detiene il 40% delle quote, ma anche perché basato sulla contestazione del valore di iscrizione a bilancio di poste assai importanti, come lo stabilimento di Roteglia poi ceduto a Prinzhorn nell’ambito del piano concordatario. Quanto al disavanzo cumulato, le perdite portate a nuovo negli anni scorsi e quelle maturate nel biennio 2021-2022 sono riportate nel prospetto sulle variazioni del patrimonio netto a pag. 13 del bilancio.











