REGGIO EMILIA – Preparavano atti violenti in occasione di una doppia manifestazione no vax in programma a Roma sabato 11 e domenica 12 settembre. Sulla chat di Telegram che utilizzavano per comunicare tra loro e denominata “I Guerrieri” compaiono frasi del tipo: “Facciamo saltare i camion delle tv”. In altre conversazioni si parla espressamente di ordigni molotov.
Otto persone sono state denunciate nell’ambito di una operazione coordinata dalla sezione Antiterrorismo della Procura di Milano e condotta da digos e polizia postale, in diverse città italiane. Una operazione maturata attraverso una serie di perquisizioni avvenute all’alba. L’accusa nei loro confronti è di istigazione a delinquere aggravata.
Tra gli indagati figura anche un 33enne reggiano, di professione artigiano nel settore alimentare, residente in città. Nell’abitazione del giovane, che vive solo, la polizia ha sequestrato due telefoni cellulari, ma soprattutto un manganello in metallo, la riproduzione di una katana, ossia una spada giapponese e quattro pistole spray al peperoncino.
Il 33enne è incensurato e non risulta alcun tipo di legame con forze o movimenti di natura politica.
Quando gli investigatori si sono presentati alla porta della sua abitazione non ha opposto resistenza.
Delle altre persone indagate, quattro uomini e tre donne, due vivono in provincia di Milano, due di Roma, una di Bergamo, una di Venezia e una di Padova. Le età sono comprese tra i 30 e i 55 anni.
Reggio Emilia Roma Milano indagini minacce Padova perquisizioni Venezia Bergamo violenze No Vax TelegramLe indagini sulla chat dei No Vax violenti: preparavano azioni non solo a Roma. VIDEO