REGGIO EMILIA – Alcuni, sembra la parte minore, “no mask”, “no vax” e persino “no covid”, nel senso che negano l’esistenza del virus. Ma tutti “no green pass” e no alle regole imposte dal Governo e che entreranno in vigore dal 6 agosto appunto sull’utilizzo necessario della certificazione verde. E’ stata la parola no la protagonista della manifestazione nata in piazza Della Vittoria alle 17.30 e cresciuta via via come numero di partecipanti man mano che il corteo si spostava, attraverso via Crispi e piazza Del Monte, in piazza Prampolini, davanti al municipio. Di cori ce ne sono stati tanti, da quelli goliardici di campanile a quelli di auguri per la coppia di sposi che usciva proprio in quel momento dal municipio, ma sui cartelli, sugli striscioni e nelle voci delle diverse centinaia di persone radunatesi a Reggio tramite il tam tam sui social come in molte altre piazze italiane negli stessi momenti, c’era per lo più la parola “libertà”.
La libertà di scelta e di azione contrapposta a chi parla della necessità di agire per evitare altre chiusure e alla necessità di arginare l’emergenza sanitaria una volta per tutte.
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