REGGIO EMILIA – Voleva realizzarlo qui, Lidl Italia, il suo nuovo polo logistico a servizio dell’Emilia: in questa grande area collocata tra la zona industriale di Mancasale e quella di Bagnolo. Un’area grossomodo a forma di triangolo che costeggia viale dei Trattati di Roma, la strada che collega Reggio a Bagnolo. A sud ci sono gli uffici del Polo Digitale, lo stabilimento Motor Power Company e i magazzini di Fercam; a nord-est il quartier generale di Ognibene Power.
Ma il progetto resterà sulla carta. La manifestazione di interesse per la sigla di un accordo operativo depositata in Comune da Lidl è stata bocciata dalla Giunta e dalla maggioranza. Lidl è un’azienda del gruppo tedesco Schwarz e conta in Italia oltre 750 punti vendita con 22mila dipendenti. Opera sul territorio nazionale attraverso 12 piattaforme logistiche. Le più vicine al nostro territorio sono quelle di Arcole, in provincia di Verona, dove ha sede anche la direzione generale, e di Massa Lombarda, in provincia di Ravenna. Ogni centro logistico dispone di 22mila posti pallet e i camion di Lidl percorrono ogni giorno 167mila chilometri per consegnare la merce ai punti vendita.
La proposta è sicuramente tra quelle di maggiore rilievo arrivate in Comune in relazione al nuovo Piano urbanistico generale, con la previsione di oltre 200 nuovi posti di lavoro. E anche tra le più impattanti: il consumo di suolo determinato dal nuovo insediamento sarebbe stato di quasi 130mila metri quadrati. E proprio per questo è stata giudicata dalla maggioranza non conforme agli obiettivi del Pug.
Il Piano urbanistico generale classifica questa area come “ambito agricolo ad alta vocazione produttiva”, ma prevede solo interventi connessi all’attività agricola e limitate trasformazioni. L’intervento proposto da Lidl, invece, si legge nell’esito dell’istruttoria, “occlude totalmente il corridoio ecologico” individuato da Piano territoriale di coordinamento provinciale.
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