REGGIO EMILIA – C’è chi ironizza sostenendo che nella stragrande maggioranza dei Paesi Europei di vino se ne intendono poco, essendo grandi consumatori di birra. Certo è che la decisione definitiva del Parlamento di Strasburgo che ha detto no al bollino nero da applicare sulle bottiglie di vino per indicare un potenziale pericolo per la salute ha il sapore dello scampato pericolo per i produttori del nostro Paese.
“Una decisione all’insegna del buonsenso”, hanno commentato il presidente della Regione Bonaccini e l’assessore all’agricoltura Mammi.
Sospiro di sollievo anche da parte del presidente del Consorzio di tutela del Lambrusco Doc: “E’ una vittoria per tutto l’indotto del nostro territorio, dobbiamo tenere alta la guardia. Non è possibile che un prodotto come il vino venga assoggettato ad effetti cancerogeni come qualcuno vuol far credere”, osserva Claudio Biondi.
Il bollino nero avrebbe avuto un significato analogo alle etichette che da anni compaiono sulle sigarette: ossia rischio cancro. Una soluzione nettamente contrastata anche dal Consorzio di tutela Vini Emilia. “Tutto dipende dal consumo, in quantità moderate il vino fa bene alla salute”, dice il presidente Davide Frascari.
Anche il divieto per i produttori di alcolici di sponsorizzare le manifestazioni sportive è stato edulcorato, ed è rimasto in piedi soltanto nella parte relativa alle gare con un pubblico composto principalmente da minorenni.
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