MODENA – Al contrario di quanto di possa pensare pare che i grandi fumatori siano meno esposti al rischio Covid. Lo dicono le prime indagini secondo le quali, a fronte di una percentuale media al mondo del 20%, tra i malati di Coronavirus questo dato scende sotto il 5%. Parte da qua l’ipotesi avanzata dal professor Jean Pierre Changeux dell’Istituto Pasteur di Parigi di costituire un consorzio internazionale di ricerca per dimostrare un eventuale coinvolgimento della nicotina nel cotnrasto all’infezione sa Sars-Cov-2. A partecipare al consorzio anche l’Università di Modena e Reggio Emilia con l’equipe guidata dal professor Michele Zoli, tra i principali esperti e già collaboratore di Changeux in passato. Una speranza dunque e un pista da seguire con scrupolo. Ma sia chiaro fin da subito: stupido iniziare a fumare, le sigarette fanno male.
Unimore ricerca coronavirus covid19 fumatori nicotinaNicotina contro il Coronavirus, al via lo studio con Unimore. VIDEO
26 aprile 2020La percentuale di fumatori che contraggono il virus è molto bassa. Per questo è stata avviata un’indagine per capire se esiste un coinvolgimento positivo dei recettori di nicotina per contrastare Covid