REGGIO EMILIA – Il gruppo New Princes ha chiuso i primi nove mesi dell’anno con ricavi per 1,94 miliardi di euro, in calo del 4,5% sullo stesso periodo del 2024, anche per effetto di un effetto cambio euro-sterlina negativo. L’utile netto contabile, si legge in una nota, scende dai 153,4 milioni del 2024 a 106,2 milioni, con entrambi i dati impattati dai proventi della business combination, mentre l’utile normalizzato è in crescita di 43,8 milioni.
Il margine operativo lordo rettificato (ebitda adjusted) sale del 20,2% a 157,4 milioni, con un margine in crescita dal 6,2 all’8,1% mentre il risultato operativo normalizzato sale del 140% a 80,4 milioni. Nei primi nove mesi i flussi di cassa liberi underlying sono ammontati a 163,4 milioni mentre l’indebitamento finanziario netto si attesta a 332 milioni, in miglioramento di 13,7 milioni rispetto a fine 2024, nonostante un investimento da 83 milioni di sterline per l’acquisto del Royal Liver Building e la sede di Cross Green di Symington’s.
New Princes prevede di chiudere il 2025 con un fatturato, su base comparabile, sostanzialmente stabile e si pone l’obiettivo di migliorare la marginalità dei primi nove mesi.
“I risultati dei primi nove mesi del 2025 confermano la forza e la solidità del nostro modello industriale. In un contesto di mercato complesso, il gruppo ha saputo migliorare fortemente la propria marginalità, dimostrando disciplina strategica, capacità operativa e una visione chiara delle proprie priorità”, ha dichiarato il presidente Angelo Mastrolia.
“L’integrazione con Princes sta avanzando con grande determinazione. Le sinergie stanno emergendo, l’organizzazione sta lavorando come un’unica squadra e la quotazione di Princes Group presso la Borsa di Londra ha reso evidente il valore del nostro lavoro al mercato internazionale” mentre “l’acquisizione di Carrefour Italia – insieme a quella di Plasmon, entrambe in fase di finalizzazione -, rappresenta un ulteriore passo evolutivo: entreremo in modo strategico nel settore retail, rafforzando la nostra presenza commerciale e creando nuove opportunità di crescita”, conclude Mastrolia che guarda “al futuro con fiducia e determinazione” grazie a un gruppo “più forte, più internazionale e più strutturato”.
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