REGGIO EMILIA – “Fino a due anni la pena è sospesa e lui non avendo precedenti condanne aveva diritto alla pena sospesa”. A parlare è l’avvocato Alessandra Bonini, legale di Mirko Genco. Con queste parole replica, a termini di legge, all’indignazione di parte dell’opinione pubblica, per il fatto che al suo assistito a inizio novembre fosse stata sospesa la pena dopo il patteggiamento per stalking ai danni di Juana Cecilia. Lo ha fatto ospite nella nostra trasmissione “Il graffio”, durante la quale ha anche aggiunto: “La mia idea è che se uno ha in mente di commettere un delitto di questo tipo, lo fa anche se si trova ai domiciliari, non lo ferma nessuno”.
Fermo restando che la Legge presenta delle falle, le donne, come Cecilia, nel mirino di stalker devono, però, cercare di innalzare il livello di attenzione ha ammonito l’avvocato Giovanna Fava che in carriera ha seguito molte vittime di violenze. “Mettere l’immagine sui social del fatto che lei fosse in un locale ha fatto sì che lui la raggiungesse”.
Nel dibattito Maria Stella D’Andrea, medico legale e criminologo clinico dell’Ausl di Reggio ha tracciato un profilo degli uomini maltrattanti e violenti. “Stiamo parlando di uomini che agiscono il maltrattamento in virtù di una impostazione culturale e non di una patologia psichiatrica”.
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