REGGIO EMILIA – E’ in libreria da pochi giorni il nuovo libro di Piergiorgio Paterlini. Si intitola “Confiteor” ed è pubblicato da Piemme, casa editrice del gruppo Mondadori. Originario di Castelnovo Sotto, scrittore, autore di testi per il cinema, la tv e la radio, Paterlini in questa ultima opera racconta se stesso, con un libro pieno di sorprese e di episodi inediti.
“Ho pensato che a 70 anni poteva avere senso provare a raccontare il mio percorso, cioè come sono diventato la persona che sono”. Nella sua multiforme e instancabile attività di scrittore, di autore e di editor, ha raccontato spesso la vita di altri: di Harvey Milk, del Premio Nobel Giorgio Parisi, del filosofo Gianni Vattimo. Questa volta ha scelto di parlare di sé, con un libro che ha il tono del racconto confidenziale e che, anche se sembra un’autobiografia, non lo è. “Le cose fondamentali della mia vita non ci sono. E se ci sono, servono per parlare dei valori, delle scelte che ho fatto e di quelle che non ho fatto”.
Nelle 300 e più pagine di “Confiteor” (bellissima la copertina con fotografia della reggiana Paola De Pietri) c’è di tutto e di più: la famiglia e la scrittura, la politica e il basket, l’omosessualità e Ignazio Silone, il ciclismo, Gianni Motta e Luciano Ligabue, la passione civile e le campagne emiliane, Cuore e gli studi di teologia che Piergiorgio fu costretto a interrompere per decisione di un alto prelato destinato a diventare cardinale. Una vita intensa. Così intensa, dice lui, da avere attraversato tre secoli. “In qualche modo, io in questi 70 anni ho vissuto veramente tre secoli perché i primi 10-11 anni, all’inizio degli anni Cinquanta, erano come il 1880, non c’era molta differenza”.
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