_REGGIO EMILIA – Dopo l’impennata degli anni scorsi, il 2021 ha segnato un rallentamento e una stabilizzazione del numero di nuove prestazioni pensionistiche liquidate dall’Inps.
Nella nostra provincia sono state complessivamente 8.769, di cui 5.799 di anzianità e di vecchiaia, 644 di invalidità e 2.326 ai superstiti. A livello regionale, la crescita rispetto al 2020 è stata del 3,6%, assai inferiore rispetto agli anni precedenti. Nel 2019, infatti, “quota 100” aveva fatto schizzare verso l’alto il numero di nuove pensioni di anzianità. Nel 2020, poi, la crescita era stata ancora più impetuosa per effetto di altri fattori: coloro che avevano dovuto rinviare l’uscita dal mondo del lavoro per effetto della riforma Fornero avevano, infine, raggiunto i requisiti anagrafici per la pensione di vecchiaia, mentre la mortalità per Covid aveva fatto impennare il numero delle pensioni ai superstiti.
Senza elementi straordinari, la corsa ha dunque rallentato. In ogni caso, con i nuovi arrivati del 2021 sono più di 161mila le prestazioni previdenziali liquidate dall’Inps nella nostra provincia: fanno naturalmente la parte del leone quelle di anzianità e di vecchiaia, che sono 118.442 a cui vanno aggiunti 7.617 assegni di invalidità e 35.582 pensioni ai superstiti.
Le pensioni sono quasi 31 ogni 100 residenti. Gli importi, naturalmente, variano a seconda del tipo di prestazioni: si va dai 1.440 euro al mese per anzianità e vecchiaia, con una punta di 2.119 per gli ex dipendenti pubblici, ai 976 euro delle pensioni di invalidità. Le pensioni ai superstiti hanno un importo medio di 705 euro.
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