REGGIO EMILIA – L’agricoltura fa il punto. E’ definita il “settore primario” ed è immediato capirne il perché, ma allo stesso tempo necessita come l’aria di finanziamenti per potersi sviluppare.
Nel corso del 2020, in provincia di Reggio Emilia, questi finanziamenti sono consistiti nella distribuzione di 57 milioni di euro a quasi 5mila beneficiari, sotto forma di fondi europei del programma di sviluppo rurale, di domande uniche di contributi e di risorse pensate in particolare per il settore vitivinicolo che nel Reggiano con 156mila tonnellate di uva rappresenta il 15,43% del totale regionale.
“Senza l’agricoltura non c’è cibo – il commento dell’assessore regionale all’Agricoltura, il reggiano Alessio Mammi – e ce ne siamo resi conto durante tutto l’anno passato”. Mammi ha fatto il suo ingresso in giunta lo scorso febbraio e sin da subito la sfida è stata quella di non interrompere il flusso di finanziamenti al mondo agricolo nonostante la pandemia, continuando a sostenere il settore. “Abbiamo puntato molto sul ricambio generazionale – ha aggiunto – con oltre 4 milioni di euro al settore vitivinicolo e poi risorse al biologico e più di 2 milioni all’agricoltura di montagna”.
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