REGGIO EMILIA – Sono raddoppiati in pochi anni i giovani italiani con problemi di ludopatia, quasi sempre collegata al gioco online. A Reggio sono 94mila i conti aperti per scommettere su internet e i numeri sono in costante aumento dal 2018.
Sono sempre di più i minori, tra i 14 e i 17 anni che giocano online, il 40% degli scommettitori totali sulle piattaforme internet, a dirlo un recente studio dell’Istituto Superiore di Sanità che conferma i numeri impressionanti diffusi dall’ultima indagine di Federconsumatori. In 8 anni, dal 2016, i casinò online hanno quintuplicato il volume d’affari da 10 a 57 miliardi e il valore delle scommesse sportive è quasi triplicato da 7 a 19 miliardi. E Reggio Emilia non fa eccezione.
Un fenomeno che, secondo la Papa Giovanni XXIII che a Reggio aiuta i malati di ludopatia, deve essere trattato dallo Stato in un contesto di salute pubblica, limitando l’offerta e impedendo davvero la pubblicità. Divieto che oggi viene aggirato in mille modi.
Tra le modalità di gioco più pericolose, quella live. Gioco senza freni e senza sosta, che all’improvviso diventa una malattia e ancora più all’improvviso diventa un dramma per le famiglie dei ragazzi coinvolti.
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